In questo articolo parliamo dell'olio di ricino, delle sue qualità e dei suoi utilizzi per la bellezza e la salute.
L’olio di ricino è stato da sempre un ottimo alleato di
bellezza. E’ un olio molto denso, e le sue proprietà sono note da moltissimo tempo: già le nostre
nonne lo utilizzavano per dare più vigore alle ciglia e nutrire i capelli,
sempre con ottimi risultati. Vediamo come agisce e in che modo utilizzarlo
nella pratica quotidiana.
Grazie alle sue proprietà svolge un’azione positiva come
antiossidante naturale, contro i radicali liberi di pelle e capelli. Idrata,
nutre, lenisce e favorisce la formazione di collagene ed elastina. Come rimedio
naturale garantisce la morbidezza, il ringiovanimento e l’elasticità della
pelle del viso, del corpo e del cuoio capelluto. E per i capelli è un valido
alleato perché regola il quantitativo di grasso e agisce positivamente sulla
cheratina.
Qualsiasi olio che entra nell'organismo sia attraverso la pelle che oralmente deve essere di alta qualità. Cercare olio pressato a freddo.
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Per i capelli
L’olio di ricino è un valido amico per le ciglia e i
capelli, in particolare quelli spenti, fragili, sfibrati, deboli,
con doppie
punte e secchi. Un impacco tiepido da ripetere tre o quattro volte al mese
rigenera, nutre,
idrata, ristruttura e rinforza il capello. Vista la sua
viscosità ed estrema densità è importante utilizzarlo
con parsimonia, così da
non appesantire ma rendendo la capigliatura più vigorosa, garantendo la
crescita
e lucentezza. Inoltre è ottimo per detergere la cute affetta da
psoriasi, perché elimina l’eccedenza e al contempo cura e idrata.
Un impacco base per il benessere dei capelli comprende un
quantitativo pari a 25 ml di olio di ricino e 25 ml di olio di mandorle dolci.
Si mescola il tutto e si versa sulla capigliatura asciutta, avendo cura di
distribuirlo sulle lunghezze. Lasciatelo in posa per un’ora, protetto da uno
strato di pellicola per alimenti, quindi lavate come di consueto. In
alternativa potete utilizzarlo come balsamo massaggiando poche gocce sui
capelli umidi, che laverete dopo 15 minuti.
Mescolato con altri oli rafforza il suo potenziale,
garantendo un impacco nutriente e benefico. Mixatelo con una parte di olio di
semi di lino o di mandorle, una di succo di aloe, due di olio di oliva o in
alternativa miele. Versate sui capelli umidi, quindi lasciate in posa per
un’ora prima di lavare accuratamente. Infine potete distribuirne una piccola
parte leggermente tiepida sui capelli crespi e ricci, magari emulsionata con
acqua calda. Si avvolge il tutto con un asciugamano leggermente caldo e si
lascia in posa, magari mentre ci si rilassa per un bagno in vasca. A fine
azione si lavano i capelli con abbondante acqua e si procede con lo shampoo,
così da eliminare l’olio eccedente.
Per le ciglia
L’utilizzo più classico che si fa dell’olio di ricino per la
bellezza è quello sulle ciglia. Solitamente si consiglia di lavare bene lo
scovolino e l’astuccio di un vecchio mascara e mettere dentro l’olio di ricino.
In questo modo puoi non solo riciclare il contenitore, ma anche avere un modo
semplice per applicare l’olio. Pulire per bene lo scovolino è semplice, ma
eliminare dal contenitore ogni traccia di mascara è un’operazione un po’ più
difficile. Prova a tenerlo a mollo con acqua calda e sapone, inserendo spesso
lo scovolino in modo da far entrare l’acqua dentro: ripeti più volte
l’operazione e poi sciacqualo. Se neanche così sei riuscita a ripulirlo del
tutto, allora utilizza solo lo scovolino, immergendolo nella boccettina di olio
di ricino e poi conservandolo in un luogo pulito, dove sei sicura che non si
sporchi o prenda polvere (ad esempio dentro il “guscio” degli spazzolini).
Applicalo sulle ciglia umide alla sera e tienilo su per tutta la notte. La cosa
importante è non eccedere mai con le quantità, perché l’olio potrebbe finire
dentro gli occhi e causare fastidi. Allo stesso modo, puoi impiegarlo anche per
le sopracciglia.
Per le unghie
Se l’olio di ricino vanta questa affinità con la cheratina
allora potrebbe funzionare anche per le unghie, e infatti così è. Massaggiare
dell’olio di ricino unito a olio d’oliva e limone renderà le tue unghie può
robuste, aiutandoti anche a rimuovere quella patita giallastra grazie
all'azione schiarente del limone.
Per il Viso
come struccante (nelle 3 biofasi, in uno struccante
bifasico, con lo straccetto in microfibra, come olio d'elezione nel latte
detergente);
Per la pelle
Indicazioni per l'applicazione topica (sulla superficie della
pelle)
Molto spesso non è necessario applicare impacchi di olio di
ricino, si possono ottenere incredibili risultati anche con una semplice
applicazione direttamente sulla pelle. La seguente è una lista parziale dei più
comuni disturbi cui può porre rimedio:
borsite,
cheratosi cutanea,
cisti sebacee,
distorsione dei legamenti,
ferite,
infezioni batteriche e da funghi,
lentigini senili (macchie "del fegato" o
"dell'età"),
prurito,
smagliature addominali (prevenzione),
strappi muscolari,
tinea,
Impacchi con olio di ricino
Uno dei più utili e meno usati metodi di usare quest'olio è
di adoperare impacchi. Questi sono un modo economico ed efficace per assorbire
direttamente nei tessuti dell'organismo l'acido ricinoleico e altri componenti
salutari dell'olio di ricino.
Per preparare un impacco saranno necessari i seguenti
articoli: olio di ricino pressato a freddo, un termoforo standard, un sacco di
plastica (tipo quelli delle immondizie o della spesa), due o tre pezzi di
flanella di cotone o di lana e un asciugamano grande.
1. Iniziare mettendo il termoforo sopra una superficie
liscia e impostarlo sulla posizione: alto.
2. Sopra il termoforo mettere il sacco di plastica. Poi
inzuppare i pezzi di flanella con l'olio di ricino (circa mezza tazza) e
distenderli sopra il sacco e il termoforo.
3. Ora l'intero impacco può essere messo sul corpo con la
parte imbevuta direttamente sulla pelle. Per condizioni generali l'impacco
dovrebbe essere posto sull'addome. Per problemi alla schiena, lo si può mettere
dove c'è dolore. Per aiutare a mantenerlo sul posto e per evitare che l'olio
fuoriesca e macchi lenzuola o altro, il corpo può essere avvolto in un
asciugamano grande.
4. L'impacco dovrebbe essere mantenuto per almeno un'ora e
la temperatura del termoforo dovrebbe essere la massima tollerabile dal
paziente.
5. Quando si toglie l'impacco, l'olio che rimane può essere
frizionato sulla pelle oppure tolto utilizzando un pò di acqua e bicarbonato di
sodio (due cucchiai in poco meno di un litro d'acqua).
6. La flanella può essere riutilizzata se conservata
opportunamente. Metterla in una busta di plastica o in un contenitore e
conservarla nel frigorifero. Prima di usarla la prossima volta, farla
riscaldare e aggiungere sempre 1 o 2 cucchiai di olio di ricino fresco. Dopo un
mese di utilizzo è consigliabile usare una flanella nuova.
Indicazioni per gli impacchi con l'olio di ricino.
Congestione linfatica.
Si tratta, ovviamente, di condizioni di cui si conosce il collegamento
con uno scarso drenaggio del sistema linfatico. Queste dovrebbero comprendere
disturbi quali:
appendicite,
artrite,
ritenzione di liquidi con gonfiore alle articolazioni e
dolore,
cirrosi epatica, epatiti, congestioni,
congestioni relative a mestruazioni,
costipazione, occlusione intestinale o aderenze,
foruncoli,
gonfiore ai linfonodi,
infezioni alle vie aeree superiori,
infezioni vaginali o alla vescica,
iperattività,
malattie della cistifellea,
problemi al colon, tipo morbo di Crohn o colite.
Problemi neurologici.
Diversi problemi neurologici hanno reagito bene all'olio di
ricino.
infiammazioni ai nervi quali sciatica, herpes zoster, ecc.
morbo di Parkinson,
sclerosi multipla,
emicranie,
paralisi cerebrale.
AIDS
Le condizioni che stressano o compromettono il sistema
immunitario potranno spesso trarre benefici dagli impacchi di olio di ricino.
Molti pazienti con l'AIDS che hanno aggiunto gli impacchi alle loro cure hanno
ottenuto risultati positivi. Entro due settimane non è insolito che aumenti il
numero dei globuli bianchi, rossi, piastrine ed ematocrito.
Fra questi molti hanno anche aggiunto agli impacchi una
bevanda a base di olio di oliva e succo di limone per stimolare ulteriormente
il flusso linfatico e l'attività del fegato. Può essere preparata in questo
modo:
un limone intero pulito (polpa, scorza, semi),
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva,
1 tazza e mezza di acqua distillata,
4 cucchiai di succo d'arancia concentrato.
La miscela ottenuta viene filtrata per togliere la polpa. Il
liquido rimanente è suddiviso in quattro parti uguali di circa un quarto di
tazza e si consuma ogni porzione con ognuno dei tre pasti giornalieri e prima
di andare a letto.
Oltre a stimolare il flusso linfatico, la bevanda aumenta la
secrezione della bile dal fegato e dalla cistifellea, che a sua volta aumenta
le capacità di assimilare gli acidi grassi essenziali da parte delle placche di
Peyer nell'intestino tenue. Non è raro che pazienti con AIDS riscontrino un
aumento di peso e un'inversione della lunga lista dei disturbi spesso associati
alla deficienza di acidi grassi.