domenica 23 marzo 2014

L'olio di ricino come rimedio per la bellezza di capelli, ciglia, pelle, mani e salute

In questo articolo parliamo dell'olio di ricino, delle sue qualità e dei suoi utilizzi per la bellezza e la salute.

L’olio di ricino è stato da sempre un ottimo alleato di bellezza. E’ un olio molto denso, e le sue proprietà  sono note da moltissimo tempo: già le nostre nonne lo utilizzavano per dare più vigore alle ciglia e nutrire i capelli, sempre con ottimi risultati. Vediamo come agisce e in che modo utilizzarlo nella pratica quotidiana.

Grazie alle sue proprietà svolge un’azione positiva come antiossidante naturale, contro i radicali liberi di pelle e capelli. Idrata, nutre, lenisce e favorisce la formazione di collagene ed elastina. Come rimedio naturale garantisce la morbidezza, il ringiovanimento e l’elasticità della pelle del viso, del corpo e del cuoio capelluto. E per i capelli è un valido alleato perché regola il quantitativo di grasso e agisce positivamente sulla cheratina.



Qualsiasi olio che entra nell'organismo sia attraverso la pelle che oralmente deve essere di alta qualità. Cercare olio pressato a freddo.
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Per i capelli
L’olio di ricino è un valido amico per le ciglia e i capelli, in particolare quelli spenti, fragili, sfibrati, deboli, 
con doppie punte e secchi. Un impacco tiepido da ripetere tre o quattro volte al mese rigenera, nutre, 
idrata, ristruttura e rinforza il capello. Vista la sua viscosità ed estrema densità è importante utilizzarlo 
con parsimonia, così da non appesantire ma rendendo la capigliatura più vigorosa, garantendo la crescita 
e lucentezza. Inoltre è ottimo per detergere la cute affetta da psoriasi, perché elimina l’eccedenza e al contempo cura e idrata.

Un impacco base per il benessere dei capelli comprende un quantitativo pari a 25 ml di olio di ricino e 25 ml di olio di mandorle dolci. Si mescola il tutto e si versa sulla capigliatura asciutta, avendo cura di distribuirlo sulle lunghezze. Lasciatelo in posa per un’ora, protetto da uno strato di pellicola per alimenti, quindi lavate come di consueto. In alternativa potete utilizzarlo come balsamo massaggiando poche gocce sui capelli umidi, che laverete dopo 15 minuti.
Mescolato con altri oli rafforza il suo potenziale, garantendo un impacco nutriente e benefico. Mixatelo con una parte di olio di semi di lino o di mandorle, una di succo di aloe, due di olio di oliva o in alternativa miele. Versate sui capelli umidi, quindi lasciate in posa per un’ora prima di lavare accuratamente. Infine potete distribuirne una piccola parte leggermente tiepida sui capelli crespi e ricci, magari emulsionata con acqua calda. Si avvolge il tutto con un asciugamano leggermente caldo e si lascia in posa, magari mentre ci si rilassa per un bagno in vasca. A fine azione si lavano i capelli con abbondante acqua e si procede con lo shampoo, così da eliminare l’olio eccedente.



Per le ciglia
L’utilizzo più classico che si fa dell’olio di ricino per la bellezza è quello sulle ciglia. Solitamente si consiglia di lavare bene lo scovolino e l’astuccio di un vecchio mascara e mettere dentro l’olio di ricino. In questo modo puoi non solo riciclare il contenitore, ma anche avere un modo semplice per applicare l’olio. Pulire per bene lo scovolino è semplice, ma eliminare dal contenitore ogni traccia di mascara è un’operazione un po’ più difficile. Prova a tenerlo a mollo con acqua calda e sapone, inserendo spesso lo scovolino in modo da far entrare l’acqua dentro: ripeti più volte l’operazione e poi sciacqualo. Se neanche così sei riuscita a ripulirlo del tutto, allora utilizza solo lo scovolino, immergendolo nella boccettina di olio di ricino e poi conservandolo in un luogo pulito, dove sei sicura che non si sporchi o prenda polvere (ad esempio dentro il “guscio” degli spazzolini). Applicalo sulle ciglia umide alla sera e tienilo su per tutta la notte. La cosa importante è non eccedere mai con le quantità, perché l’olio potrebbe finire dentro gli occhi e causare fastidi. Allo stesso modo, puoi impiegarlo anche per le sopracciglia.



Per le unghie
Se l’olio di ricino vanta questa affinità con la cheratina allora potrebbe funzionare anche per le unghie, e infatti così è. Massaggiare dell’olio di ricino unito a olio d’oliva e limone renderà le tue unghie può robuste, aiutandoti anche a rimuovere quella patita giallastra grazie all'azione schiarente del limone.




Per il Viso
come struccante (nelle 3 biofasi, in uno struccante bifasico, con lo straccetto in microfibra, come olio d'elezione nel latte detergente);







Per la pelle
 L'olio può essere semplicemente strofinato sulla pelle. Può anche essere usato come olio per massaggi che sembra particolarmente efficace quando applicato lungo la colonna vertebrale. La direzione del massaggio dovrebbe sempre seguire lo stesso cammino del sottostante sistema linfatico drenante.


Indicazioni per l'applicazione topica (sulla superficie della pelle)

Molto spesso non è necessario applicare impacchi di olio di ricino, si possono ottenere incredibili risultati anche con una semplice applicazione direttamente sulla pelle. La seguente è una lista parziale dei più comuni disturbi cui può porre rimedio:

borsite,
cheratosi cutanea,
cisti sebacee,
distorsione dei legamenti,
ferite,
infezioni batteriche e da funghi,
lentigini senili (macchie "del fegato" o "dell'età"),
prurito,
smagliature addominali (prevenzione),
strappi muscolari,
tinea,
Impacchi con olio di ricino

Uno dei più utili e meno usati metodi di usare quest'olio è di adoperare impacchi. Questi sono un modo economico ed efficace per assorbire direttamente nei tessuti dell'organismo l'acido ricinoleico e altri componenti salutari dell'olio di ricino.

Per preparare un impacco saranno necessari i seguenti articoli: olio di ricino pressato a freddo, un termoforo standard, un sacco di plastica (tipo quelli delle immondizie o della spesa), due o tre pezzi di flanella di cotone o di lana e un asciugamano grande.

1. Iniziare mettendo il termoforo sopra una superficie liscia e impostarlo sulla posizione: alto.
2. Sopra il termoforo mettere il sacco di plastica. Poi inzuppare i pezzi di flanella con l'olio di ricino (circa mezza tazza) e distenderli sopra il sacco e il termoforo.
3. Ora l'intero impacco può essere messo sul corpo con la parte imbevuta direttamente sulla pelle. Per condizioni generali l'impacco dovrebbe essere posto sull'addome. Per problemi alla schiena, lo si può mettere dove c'è dolore. Per aiutare a mantenerlo sul posto e per evitare che l'olio fuoriesca e macchi lenzuola o altro, il corpo può essere avvolto in un asciugamano grande.
4. L'impacco dovrebbe essere mantenuto per almeno un'ora e la temperatura del termoforo dovrebbe essere la massima tollerabile dal paziente.
5. Quando si toglie l'impacco, l'olio che rimane può essere frizionato sulla pelle oppure tolto utilizzando un pò di acqua e bicarbonato di sodio (due cucchiai in poco meno di un litro d'acqua).
6. La flanella può essere riutilizzata se conservata opportunamente. Metterla in una busta di plastica o in un contenitore e conservarla nel frigorifero. Prima di usarla la prossima volta, farla riscaldare e aggiungere sempre 1 o 2 cucchiai di olio di ricino fresco. Dopo un mese di utilizzo è consigliabile usare una flanella nuova.


Indicazioni per gli impacchi con l'olio di ricino.

Congestione linfatica.
Si tratta, ovviamente, di condizioni di cui si conosce il collegamento con uno scarso drenaggio del sistema linfatico. Queste dovrebbero comprendere disturbi quali:

appendicite,
artrite,
ritenzione di liquidi con gonfiore alle articolazioni e dolore,
cirrosi epatica, epatiti, congestioni,
congestioni relative a mestruazioni,
costipazione, occlusione intestinale o aderenze,
foruncoli,
gonfiore ai linfonodi,
infezioni alle vie aeree superiori,
infezioni vaginali o alla vescica,
iperattività,
malattie della cistifellea,
problemi al colon, tipo morbo di Crohn o colite.
Problemi neurologici.
Diversi problemi neurologici hanno reagito bene all'olio di ricino.

infiammazioni ai nervi quali sciatica, herpes zoster, ecc.
morbo di Parkinson,
sclerosi multipla,
emicranie,
paralisi cerebrale.
AIDS  

Le condizioni che stressano o compromettono il sistema immunitario potranno spesso trarre benefici dagli impacchi di olio di ricino. Molti pazienti con l'AIDS che hanno aggiunto gli impacchi alle loro cure hanno ottenuto risultati positivi. Entro due settimane non è insolito che aumenti il numero dei globuli bianchi, rossi, piastrine ed ematocrito.

Fra questi molti hanno anche aggiunto agli impacchi una bevanda a base di olio di oliva e succo di limone per stimolare ulteriormente il flusso linfatico e l'attività del fegato. Può essere preparata in questo modo:

un limone intero pulito (polpa, scorza, semi),
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva,
1 tazza e mezza di acqua distillata,
4 cucchiai di succo d'arancia concentrato.
La miscela ottenuta viene filtrata per togliere la polpa. Il liquido rimanente è suddiviso in quattro parti uguali di circa un quarto di tazza e si consuma ogni porzione con ognuno dei tre pasti giornalieri e prima di andare a letto.

Oltre a stimolare il flusso linfatico, la bevanda aumenta la secrezione della bile dal fegato e dalla cistifellea, che a sua volta aumenta le capacità di assimilare gli acidi grassi essenziali da parte delle placche di Peyer nell'intestino tenue. Non è raro che pazienti con AIDS riscontrino un aumento di peso e un'inversione della lunga lista dei disturbi spesso associati alla deficienza di acidi grassi.