Come reciclare vecchi mobili e renderli oggetti di arredo
In questo articolo vi diamo qualche consiglio e metodo su come poter rinnovare un vecchio mobile e renderlo accattivante
Ecco allora alcune idee
curiose, creative e originali che abbiamo trovato
Cominciamo con questa bellissima cassettiera realizzata
attraverso la tecnica del decoupage utilizzando delle mappe geografiche:
Ricordate che prima di procedere con il decoupage è
necessario levigare la superficie del mobile in modo da rimuovere completamente
la vecchia vernice. Una volta ripulita, uniformatela ricoprendola con della
vernice bianca, fate asciugare e poi procedete con la decorazione.
Scegliete i ritagli di carta da utilizzare e con l’aiuto di
un pennello passate su di essi una o più mani di colla vinilica fino a quando
non aderiranno perfettamente alla superficie del mobile. A questo punto per
proteggere la decorazione sarà sufficiente stendere un po’ di vernice
trasparente.
Potete utilizzare lo stesso procedimento anche per decorare
le sedie
Se invece avete in casa una vecchia scala di legno ormai in
disuso, trasformatela in un originale porta asciugamani. Il procedimento è
semplice: cosi come per la cassettiera, levigate la scala con della carta
abrasiva e dipingetela del colore che preferite. Con un po’ di fantasia, dopo
aver passato la pittura, potete anche dedicarvi alle decorazioni.
La sverniciatura dei mobili
La verniciatura di un mobile è quel qualcosa che rende un
mobile unico, conferendogli tinta, calore, bellezza. Le vernici sono di varia
natura. Ci sono quelle "tinta legno", chiamati mordenti e aniline,
che danno al legno semplicemente una tonalità più calda o più scura di quella
d'origine penetrando nella fibra; c'è la gommalacca che "posa" sul
legno uno strato di lucente bellezza; e infine ci sono le vernici che regalano
una mano coprente di colore, e possono essere all'acqua o a solvente.
Come sverniciare un mobile
Ogni artigiano restauratore ha il suo metodo per sverniciare
un vecchio mobile e anche il suo prodotto preferito a secondo del caso da affrontare.
Qui di seguito una panoramica dei metodi e dei prodotti che potete impiegare,
ma è da rimarcare che il legno tinto in profondità (ossia con i mordenti) non
potrà tornare al colore naturale se non asportando con una levigatrice lo
strato in superficie, metodo da non utilizzare su mobili di un qualche pregio,
intagliati o modanati.
Soda Caustica
E il metodo più classico e antico ma anche il più pericoloso
perché la soda è corrosiva: è necessario prepararsi adeguatamente per usare
questo metodo, efficace, ma potenzialmente pericoloso, quindi allestire uno
spazio all'esterno proteggendosi con guantoni, mascherina, abiti vecchi e
possibilmente anche occhiali. La soda, o idrato di sodio, deve essere versata
in acqua calda ma non bollente: mettiamo l'acqua in un recipiente di metallo a
perdere (niente plastica perché si scioglierebbe) e
cominciamo a versare la soda
finché la vedremo ribollire e fumare. Prepariamo ora degli stracci ed
avvolgiamoli su un bastone, e,
utilizziamolo come un grosso pennello, cominciando a cospargere il mobile con
abbondanza, lasciamo agire ma mai seccare, se la soda inizia ad asciugare senza
un evidente risultato, mettiamola dell'altra finché non vedremo la vernice
raggrinzirsi, sollevarsi e infine cadere.
Sverniciatori
Da molti anni esistono sul mercato prodotti sverniciatori
creati per sostituire, con risultato più o meno simile,
la soda caustica. Ne
presentiamo alcuni:
Sverniciatori liquidi
Sono abbastanza delicati e non aggrediscono il legno, e
questo a volte può essere anche un difetto, ma quasi sempre è un pregio. Vanno
spennellati sul mobile con abbondanza e attendere circa 10 minuti (ma
attenzione, ogni prodotto ha i suoi tempi: leggere accuratamente le istruzioni
stampate sui barattoli prima di iniziare), si vedrà la vernice
"fiorire" e sollevarsi: asportarla allora con un raschietto stando
attenti a non segnare il legno. Quando il grosso è stato tolto, lavare
energicamente con una spugna imbevuta nel solvente; insistere con più passate
finché il legno sarà tutto ben pulito (nelle modanature e negli angoli entrate
delicatamente cont la punta del raschietto); poi lavate con acqua e asciugate
con uno straccio
Se si ha la necessità di intervenire su vernici vecchie e a
più strati, dovremo ricorrere a uno sverniciatore "denso",
solitamente molto potente. Per lavorare, prendere le stesse precauzioni
consigliate per la soda caustica (attenzione soprattutto all'apertura del
barattolo, il tappo può "esplodere ", tenetelo quindi lontano dal
viso) e spennellatelo (è un liquido gelatinoso) con molta abbondanza sulla
parte da sverniciare. Come già per lo sverniciatore liquido, vedremo dopo
alcuni minuti la vernice arricciarsi e sollevarli; asportarla con una spatola e
se sarà necessario procedere con un'altra passata di sverniciatore come abbiamo
dovuto fare noi. Infine, pulite con il solvente, strofinando con una spugna
sulle macchie rimaste, poi sciacquare con abbondante acqua. Attenzione: gli
sverniciatori, di qualsiasi tipo, non devono mai asciugarsi e seccare perché in
tal caso la loro azione si annulla e bisogna ricominciare da capo. Quindi, non
interrompere mai il lavoro e procedere su piccole parti per volta.
Decorazione
Sebbene sia preferibile, nel restauro di un manufatto, che
questo venga sclusivamente riportato al suo splendore originario senza
ulteriori abbellimenti o "variazioni sul tema", la sua decorazione è
un'ottima cosa, qualora questo fosse originariamente decorato oppure quando sia
di scarso valore ed anonimo e necessiti di questo tipo di maquillage oppure
quando si decida di costruire da zero un oggetto appositamente per decorarlo.
Decorare un mobile vuol dire utilizzare varie tecniche
(verniciatura, coloritura, invecchiamento, découpage, craquelé, ecc.) per
conferirgli un nuovo aspetto, più vivo, più allegro.
Ovviamente chi ha intenzione di decorare un mobile dovrà
fare grande uso di colori, adesso ve ne è una enorme quantità, ma per ottenere
un aspetto autentico sono da evitare quelli brillanti difficili da invecchiare.
I colori possono essere a base d'acqua, quindi ad asciugatura rapida, oppure ad
olio. Ovviamente vanno presi in considerazione anche i mordenti, colori non
coprenti.
- Le cere sono di grande aiuto nella decorazione di un
mobile e l'utilizzo di cere colorate permette di dare al mobile l'aspetto
generale che più desideriamo. Vi sono anche cere per doratura.
Alcune tecniche decorative
Deacapaggio con la cera
Si tratta di usare la cera per
ammorbidire uno strato di idropittura opaca per poi raschiarla con una
paglietta in modo da evidenziare la mano sottostante oppure il legno naturale.
Ciò può essere indicato per imitare una superficie usurata dal tempo
Se applicate una mano
abbondante di mordente su una superficie potrete sbizzarrirvi a creare effetti
particolari prima che il mordente si asciughi con uno straccio appallottolato,
con le dita, con una spugnetta, ecc.
Stencil
Lo stencil consiste nello stampigliare un motivo su
una superficie. Normalmente vi sono delle sagome già predisposte che si possono
acquistare nei negozi di belle arti. Queste vanno appoggiate sulla superficie
da decorare secondo uno schema ovviamente prestabilito e con l'uso di
spugnette, pennelli appositi per stencil, rulli, si è in grado di trasferire il
colore acrilico tamponando dentro la sagoma. Ovviamente si possono usare più
colori per ottenere tonalità molto gradevoli
Finitura a craquelé
Basta cospargere l'oggetto da trattare
con una vernice trasparente ad olio, detta anche finitura invecchiante, e prima
che questa sia completamente asciutta (deve essere leggermente appiccicosa al
tatto) si passa una mano di vernice apposita per craquelé. Questa, avendo un
tempo di asciugatura inferiore a quello della vernice sottostante, genera delle
screpolature che sono più o meno evidenti a seconda della maggiore o minore
velocità di essiccamento della seconda, oppure a seconda del grado di
asciugatura della prima vernice invecchiante. Dopo alcune prove diventerete
subito esperti. Le screpolature possono essere riempite con del colore ad olio
(un marrone per esempio) che sarà steso con uno straccio di cotone
FONTI: http://www.nonsprecare.it
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