martedì 25 febbraio 2014

Esercizi e trucchi per rassodare il seno

LA GINNASTICA DI BELLEZZA E GLI ESERCIZI PER RASSODARE IL SENO



In seguito ad un forte dimagrimento, con l'avanzare dell'eta o dopo una gravidanza, il seno risente dell'effetto di gravità, appare cadente e svuotato. E' possibile migliorare la tonicità del seno e rassodare i pettorali attraverso semplici esercizi di ginnastica, una ginnastica di bellezza per un florido décolleté. Seno in forma, dunque, in poche mosse e senza dover necessariamente andare in palestra. Gli esercizi per sviluppare la muscolatura del seno possono essere svolti comodamente anche a casa o in ufficio.

Anzitutto, prima di presentare la ginnastica per rassodare il seno, un consiglio fondamentale per avere una bella scollatura: tenere la schiena dritta ! Una buona postura migliora l'aspetto del nostro decolté.

Ecco gli esercizi contro il rilassamento del seno:

Stringete nella mano una palla da tennis o un oggetto analogo; tenete con forza e poi mollate.
(Ripetete a volontà, con la destra e con la sinistra, quando avete un minuto libero)

Prendete un grosso asciugamano di spugna, bagnatelo e poi torcetelo vigorosamente

Sedute su una sedia con le mani sulle spalle, portate i vostri gomiti avanti e indietro con forza

Sedute alla scrivania, poggiate gli avambracci lungo il piano bene aderenti, intrecciate le mani e poggiatevi sopra la fronte spingendo fortemente

Sedute a terra a gambe incrociate, congiungete le mani davanti al busto e gomiti aperti e premete con forza i palmi delle mani l'uno contro l'altro
(Ripetete almeno 30 volte)

Sdraiate supine su di una panca, impugnate con entrambe le braccia due oggetti dello stesso peso (circa 1
kg). Sollevate molto lentamente le braccia verso l'alto e altrettanto lentamente ritornate verso il basso.
(Ripetete almeno 10 volte)







Questo esercizio va fatto tutti i giorni, anche più volte al giorno, mettiamoci in piedi con le mani giunte come quando si prega e spingiamo le mani con forza l’una contro l’altra, rimaniamo in posizione tre secondi e rilasciamo. Ripetere l’esercizio almeno 25 volte. Dopo gli esercizi usare la crema fatta in casa.





Crema efficace da preparare in casa

Prendiamo 50ml di crema neutra, dieci gocce di olio essenziale di finocchio, mescoliamo facendo amalgamare per bene tutti gli ingredienti usando un cucchiaio di legno o porcellana, si può conservare la crema anche per lunghi periodi di tempo, non si rovinerà, anzi, avrà anche un buon profumo.



Altri suggerimenti utili per la bellezza del seno:

Un seno sodo, oltre che dalla ginnastica, può trarre giovamento da altre pratiche di bellezza. Eccone alcune:

I benefici dell'acqua: le docce fredde giornaliere (fredde ma non gelate, per non provocare nevralgie) possono aiutare molto alla tenuta del seno, come pure l'alternanza caldo/freddo, tipica delle docce scandinave. In alternativa, possono avere la stessa efficacia gli impacchi freddi o il massaggio con un cubetto di ghiaccio effettuato con movimenti circolari, dalla periferia al centro.

Prodotti tonificanti e rassodanti. Oltre a garantire al seno la giusta idratazione e il corretto nutrimento, possiamo contrastare il rilassamento della pelle con prodotti naturali a base vegetale (rosmarino o alghe) o a base di collagene. L'applicazione di creme per il seno va effettuata con movimenti circolari, evitando il capezzolo.

Un seno ben curato è bello più a lungo. Attuando correttamente la ginnastica per il seno, non si otterà una sesta come quella della concorrente del Grande Fratello Cristina del Basso, ma sarà possibile aumentare le proprie dimensioni di una taglia, senza far ricorso al solito reggiseno push-up né alla chirurgia plastica.


              donnaweb


sabato 22 febbraio 2014

Abbronzatura: come avere un'abbronzatura perfetta con prodotti naturali e alimentazione corretta

In questo articolo parliamo di come abbronzarsi in maniera sicura e perfetta usando prodotti naturali ed integratori




Ci vuole moderazione nell’esporsi, specie nelle ore più calde e sono comunque indispensabili le creme solari a schermo totale: cosa propone cosmesi naturale.

Gli specialisti della pelle sono tutti d’accordo: il sole va preso con moderazione!  Ma non per questo dobbiamo rinunciare completamente all’abbronzatura. L’importante è osservare alcune regole basilari per garantirsi un’ abbronzatura senza danni: La prima regola è abbronzarsi con gradualità, per prevenire eritemi e scottature. Non solo: un’esposizione massiccia rende la pelle avvizzita, secca, disidratata. L’azione ossidante dei raggi solari si ripercuote sull’elastina e sul collagene, le fibre sottocutanee che mantengono il tono dell’epidermide. Risultato: la cute invecchia precocemente e le rughe appaiono più profonde ed evidenti. 



Per proteggersi, è necessario applicare, almeno durante i primi tre giorni, un solare a schermo totale.
Se l’epidermide non è particolarmente delicata e sensibile, si possono usare in seguito anche dei prodotti a protezione solare più bassa.







I prodotti naturali
Favoriscono un’ abbronzatura più intensa, ma stiamo attenti al fai-da te: non tutto quello che è naturale è anche sano, ci sono alcune preparazioni casalinghe che possono essere pericolose. In primo luogo durante l’esposizione al sole non bisogna usare prodotti che contengono oli essenziali di agrumi come arancio, limone, mandarino e bergamotto, perché possono essere fotosensibilizzanti. Ecco qualche ricetta “doc”



Il doposole ai semi di lino
Vuoi un doposole naturale? La sera, metti a bagno 250 grammi di semi di lino in una tazza d’acqua. Lascia macerare e il giorno dopo fai bollire per 5 minuti. Frulla, unisci 15 gocce di oleolito di iperico, frulla ancora, filtra e riponi in frigo.  Il gel, da applicare la sera, si conserva per  3-4 giorni.





Spremuta abbronzante
Prima, durante e dopo il sole, i trattamenti superdissetanti
Una buona idratazione inizia dall’interno. Con un centrifugato di carote e arancia, da bere tutti i giorni per almeno una settimana prima di partire. Aggiungi un cucchiaino di olio alla curcuma: è antirughe e previene l’invecchiamento cutaneo.




Olio solare protettivo
L’olio di  sesamo contiene un filtro solare naturale ed è nutriente. Mescolane due tazze con due cucchiai di curcuma in polvere e un cucchiaio di mallo di noce in polvere. Lascia macerare per una settimana e versa in una bottiglia scura: l’olio è pronto per essere usato come un comune “solare” sulla pelle bagnata per renderla più morbida. Ricorda: è adatto per le pelli già scure o abbronzate.







Doposole rinfrescante
Frulla la polpa di mezzo melone maturo e aggiungi un cucchiaio di argilla verde ventilata. Mescola per un
minuto e attendi finché l’argilla non si deposita sul fondo. Immergi un batuffolo di ovatta nel liquido e tampona delicatamente sulle parti da trattare.
Sole, caldo, bagni, passeggiate e sport all’aria aperta: l’estate sta arrivando, insieme a tutte le occasioni per esporre interamente la nostra pelle alla luce. E’ bene però non farsi cogliere impreparati: il sole fa bene, ma è importante contenerne il più possibile gli effetti nocivi, che sono reali.



 Alimenti e integratori 
utili per ottenere un’abbronzatura perfetta e per proteggere nel contempo la pelle, contrastando il rischio di incorrere in scottature ed eritemi.

Tra i cibi “amici” dell’abbronzatura, carote, pomodori, meloni, albiococche e zucche svolgono un ruolo di primo piano. Si tratta infatti di vegetali ricchi di carotenoidi e antiossidanti che aiutano la cute a difendersi dagli effetti pericolosi della radiazione solare.

Esistono poi numerosi integratori specifici, in capsule o compresse, che sostengono le capacità di difesa e rigenerazione della pelle e che diventano fondamentali in chi non può (per intolleranze alimentari) o non vuole (per capricci?) introdurre frutta e verdura:
- la vitamina A, o meglio ancora il suo precursore, il betacarotene, che evita ogni eventuale rischio di sovradosaggio (l’organismo lo trasforma in vitamina A secondo necessità), protegge efficacemente dalle scottature;
- la vitamina E, altro fondamentale antiossidante prezioso per la pelle;
- la vitamina C, che da un lato aumenta la produzione di melanina, dall’altro ripara e lenisce i tessuti danneggiati dalle scottature (per non menzionare tutti gli altri suoi numerosissimi benefici);
- il selenio, minerale importante nell’equilibrio antiossidante della cute;
- il licopene, prezioso carotenoide contenuto naturalmente nel pomodoro, efficace come una crema solare;

- gli acidi grassi essenziali omega 3, di cui è ricco il pesce grasso di mare, i quali proteggono l’integrità delle membrane cellulari e preservano la compattezza e l’elasticità dell’epidermide;
- il coenzima Q10, che ha un ruolo fondamentale nel promuovere la riparazione cellulare a livello della cute .




Vale infine la pena di preoccuparsi anche del benessere dei capelli: cistina, metionina, zinco, rame e biotina aiutano a mantenerli sani e lucenti e a resistere meglio agli insulti di sole, sale e sabbia.


              riza

Capelli: Le tendenze per la primavera/estate 2014

In questo articolo parliamo di capelli e quali tagli sono di tendenza per il 2014

Capelli 2014 – La primavera e soprattutto l’estate del 2014 sembrano ancora lontane, ma la moda non perde mai tempo  e ha già “sfornato” le nuove tendenze che si faranno largo nei prossimi mesi. Vorresti cambiare taglio di capelli ma non sai come orientarti? Per aiutarti a decidere, ecco tutte le tendenze che arrivano direttamente dalle passerelle.




Il caschetto 'fuori dagli schemi'

 è un po' pazzerello, un po' alternativo, un po' punk e un po' ribelle il caschetto di questo momento. Basta con i caschetti lisci e bon ton. Oggi giorno ci vuole un tocco in più. Il caschetto diventa artistico grazie alle linee apparentemente disarmoniche e sfilacciate. Dovrebbe quasi sembrare un taglio fatto in casa. Grintoso e deciso e perfetto nella sua imperfezione.




Capelli lunghi effetto bagnato
 ora ci sono i primi segnali di una controtendenza anche nel mondo della moda. Anche in certe campagne pubblicitarie di case di moda abbiamo visto modelle con dei capelli bagnati, molto naturali. Basta capelli cotonati.










Frangia tonda anni '70 
incornicia il viso sia un po' il must della stagione per chi ha una fronte spaziosa ed un viso piuttosto ovale, anche se secondo me è uno stile senza tempo.











Taglio carré 
con le parti davanti un po' sfilate può sempre dare un buon tocco di stile. Da lì lo styling può variare a seconda dei momenti e da come ci si sente. Quindi volume e onde o una texture un po' arruffata.












I colori: tocchi di rosa e blu, ma sempre con stile e classe

"Per quanto riguarda i colori, vanno sempre i colori un po' eccentrici. In un momento così grigio come questo si ha voglia di colore. E dunque, perché non arricchire capelli grigi, che siamo comunque costretti di tingere, con un tocco di rosa, di blu, anche quando non si è più giovanissimi?. È chiaro che sta alla professionalità del parrucchiere capire come va fatto, e a chi sta bene. Comunque sono sempre di più le donne non più giovanissime - che sono costrette a tingere i capelli - che prendono la cosa come pretesto per fare qualcosa di più divertente e quindi osare con colori più eccentrici".



FONTI: margherita
              vnews24



sabato 15 febbraio 2014

Come rimodernare un vecchio mobile

Come reciclare vecchi mobili e renderli oggetti di arredo

In questo articolo vi diamo qualche consiglio e metodo su come poter rinnovare un vecchio mobile e renderlo accattivante

Ecco allora alcune idee curiose, creative e originali che abbiamo trovato 




Cominciamo con questa bellissima cassettiera realizzata attraverso la tecnica del decoupage utilizzando delle mappe geografiche: 



Ricordate che prima di procedere con il decoupage è necessario levigare la superficie del mobile in modo da rimuovere completamente la vecchia vernice. Una volta ripulita, uniformatela ricoprendola con della vernice bianca, fate asciugare e poi procedete con la decorazione.
Scegliete i ritagli di carta da utilizzare e con l’aiuto di un pennello passate su di essi una o più mani di colla vinilica fino a quando non aderiranno perfettamente alla superficie del mobile. A questo punto per proteggere la decorazione sarà sufficiente stendere un po’ di vernice trasparente.






Potete utilizzare lo stesso procedimento anche per decorare le sedie










Se invece avete in casa una vecchia scala di legno ormai in disuso, trasformatela in un originale porta asciugamani. Il procedimento è semplice: cosi come per la cassettiera, levigate la scala con della carta
abrasiva e dipingetela del colore che preferite. Con un po’ di fantasia, dopo aver passato la pittura, potete anche dedicarvi alle decorazioni.






La sverniciatura dei mobili 

La verniciatura di un mobile è quel qualcosa che rende un mobile unico, conferendogli tinta, calore, bellezza. Le vernici sono di varia natura. Ci sono quelle "tinta legno", chiamati mordenti e aniline, che danno al legno semplicemente una tonalità più calda o più scura di quella d'origine penetrando nella fibra; c'è la gommalacca che "posa" sul legno uno strato di lucente bellezza; e infine ci sono le vernici che regalano una mano coprente di colore, e possono essere all'acqua o a solvente.


Come sverniciare un mobile

Ogni artigiano restauratore ha il suo metodo per sverniciare un vecchio mobile e anche il suo prodotto preferito a secondo del caso da affrontare. Qui di seguito una panoramica dei metodi e dei prodotti che potete impiegare, ma è da rimarcare che il legno tinto in profondità (ossia con i mordenti) non potrà tornare al colore naturale se non asportando con una levigatrice lo strato in superficie, metodo da non utilizzare su mobili di un qualche pregio, intagliati o modanati.



Soda Caustica

E il metodo più classico e antico ma anche il più pericoloso perché la soda è corrosiva: è necessario prepararsi adeguatamente per usare questo metodo, efficace, ma potenzialmente pericoloso, quindi allestire uno spazio all'esterno proteggendosi con guantoni, mascherina, abiti vecchi e possibilmente anche occhiali. La soda, o idrato di sodio, deve essere versata in acqua calda ma non bollente: mettiamo l'acqua in un recipiente di metallo a perdere (niente plastica perché si scioglierebbe) e
cominciamo a versare la soda  finché la vedremo ribollire e fumare. Prepariamo ora degli stracci ed avvolgiamoli su un bastone,  e, utilizziamolo come un grosso pennello, cominciando a cospargere il mobile con abbondanza, lasciamo agire ma mai seccare, se la soda inizia ad asciugare senza un evidente risultato, mettiamola dell'altra finché non vedremo la vernice raggrinzirsi, sollevarsi e infine cadere.
 Dove resiste passare un tampone di paglia di ferro o una spazzola rigida (in quest'ultimo caso non di ferro, per non rigare il legno). Appena finito, sciacquare con abbondanza, meglio (se  possibile) con il getto della canna; poi lasciare asciugare. Questo lavoro non può essere interrotto: il procedimento dev'essere portato a termine nel più breve tempo possibile e non si devono mai perdere minuti preziosi prima del lavaggio, accuratissimo, finale perché la soda continua a lavorare e può corrodere il legno (e nel caso di noce e ciliegio, anche alterare il colore del legno).



Sverniciatori

Da molti anni esistono sul mercato prodotti sverniciatori creati per sostituire, con risultato più o meno simile,
la soda caustica. Ne presentiamo alcuni:



Sverniciatori liquidi
Sono abbastanza delicati e non aggrediscono il legno, e questo a volte può essere anche un difetto, ma quasi sempre è un pregio. Vanno spennellati sul mobile con abbondanza e attendere circa 10 minuti (ma attenzione, ogni prodotto ha i suoi tempi: leggere accuratamente le istruzioni stampate sui barattoli prima di iniziare), si vedrà la vernice "fiorire" e sollevarsi: asportarla allora con un raschietto stando attenti a non segnare il legno. Quando il grosso è stato tolto, lavare energicamente con una spugna imbevuta nel solvente; insistere con più passate finché il legno sarà tutto ben pulito (nelle modanature e negli angoli entrate delicatamente cont la punta del raschietto); poi lavate con acqua e asciugate con uno straccio


Se si ha la necessità di intervenire su vernici vecchie e a più strati, dovremo ricorrere a uno sverniciatore "denso", solitamente molto potente. Per lavorare, prendere le stesse precauzioni consigliate per la soda caustica (attenzione soprattutto all'apertura del barattolo, il tappo può "esplodere ", tenetelo quindi lontano dal viso) e spennellatelo (è un liquido gelatinoso) con molta abbondanza sulla parte da sverniciare. Come già per lo sverniciatore liquido, vedremo dopo alcuni minuti la vernice arricciarsi e sollevarli; asportarla con una spatola e se sarà necessario procedere con un'altra passata di sverniciatore come abbiamo dovuto fare noi. Infine, pulite con il solvente, strofinando con una spugna sulle macchie rimaste, poi sciacquare con abbondante acqua. Attenzione: gli sverniciatori, di qualsiasi tipo, non devono mai asciugarsi e seccare perché in tal caso la loro azione si annulla e bisogna ricominciare da capo. Quindi, non interrompere mai il lavoro e procedere su piccole parti per volta.



Decorazione

Sebbene sia preferibile, nel restauro di un manufatto, che questo venga sclusivamente riportato al suo splendore originario senza ulteriori abbellimenti o "variazioni sul tema", la sua decorazione è un'ottima cosa, qualora questo fosse originariamente decorato oppure quando sia di scarso valore ed anonimo e necessiti di questo tipo di maquillage oppure quando si decida di costruire da zero un oggetto appositamente per decorarlo.
Decorare un mobile vuol dire utilizzare varie tecniche (verniciatura, coloritura, invecchiamento, découpage, craquelé, ecc.) per conferirgli un nuovo aspetto, più vivo, più allegro.

Ovviamente chi ha intenzione di decorare un mobile dovrà fare grande uso di colori, adesso ve ne è una enorme quantità, ma per ottenere un aspetto autentico sono da evitare quelli brillanti difficili da invecchiare. I colori possono essere a base d'acqua, quindi ad asciugatura rapida, oppure ad olio. Ovviamente vanno presi in considerazione anche i mordenti, colori non coprenti.
- Le cere sono di grande aiuto nella decorazione di un mobile e l'utilizzo di cere colorate permette di dare al mobile l'aspetto generale che più desideriamo. Vi sono anche cere per doratura.
Alcune tecniche decorative


Deacapaggio con la cera
Si tratta di usare la cera per ammorbidire uno strato di idropittura opaca per poi raschiarla con una paglietta in modo da evidenziare la mano sottostante oppure il legno naturale. Ciò può essere indicato per imitare una superficie usurata dal tempo









Effetti speciali con i mordenti 
Se applicate una mano abbondante di mordente su una superficie potrete sbizzarrirvi a creare effetti particolari prima che il mordente si asciughi con uno straccio appallottolato, con le dita, con una spugnetta, ecc.








Stencil 
Lo stencil consiste nello stampigliare un motivo su una superficie. Normalmente vi sono delle sagome già predisposte che si possono acquistare nei negozi di belle arti. Queste vanno appoggiate sulla superficie da decorare secondo uno schema ovviamente prestabilito e con l'uso di spugnette, pennelli appositi per stencil, rulli, si è in grado di trasferire il colore acrilico tamponando dentro la sagoma. Ovviamente si possono usare più colori per ottenere tonalità molto gradevoli







Finitura a craquelé 

Basta cospargere l'oggetto da trattare con una vernice trasparente ad olio, detta anche finitura invecchiante, e prima che questa sia completamente asciutta (deve essere leggermente appiccicosa al tatto) si passa una mano di vernice apposita per craquelé. Questa, avendo un tempo di asciugatura inferiore a quello della vernice sottostante, genera delle screpolature che sono più o meno evidenti a seconda della maggiore o minore velocità di essiccamento della seconda, oppure a seconda del grado di asciugatura della prima vernice invecchiante. Dopo alcune prove diventerete subito esperti. Le screpolature possono essere riempite con del colore ad olio (un marrone per esempio) che sarà steso con uno straccio di cotone




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domenica 9 febbraio 2014

Psoriasi: cos'è e come si può curare

In questo articolo parliamo di psoriasi


La psoriasi è una malattia autoimmune il cui sintomo principale è costituito dalla comparsa sulla pelle, soprattutto delle braccia, delle mani, delle gambe e del viso, di scaglie secche di colore biancastro, al di sotto delle quali l'epidermide appare arrossata ed infiammata. Ginocchia, gomiti, cuoio capelluto e pianta dei piedi si trovano tra le zone più colpite dal fastidio, che può essere accompagnato da bruciore e prurito.


La patologia, cronica e autoimmune (dovuta a un’anomala risposta immunitaria), nonché di probabili origini genetiche, è scatenata spesso da fattori ambientali e psicologici. Le lesioni cutanee, viste spesso con sospetto da chi poco sa della natura non contagiosa della malattia, si localizzano più spesso al cuoio capelluto, alle superfici estensorie dei gomiti e delle ginocchia e alla regione lombo-sacrale, ma non esiste zona cutanea immune dalla malattia.

Come si sviluppa la psoriasi?
La varietà più comune è la psoriasi cronica a placche, caratterizzata da chiazze squamose arrossate facilmente sfaldabili, soprattutto su gomiti, ginocchia, schiena, cuoio capelluto, mentre nei bambini è più frequente la psoriasi in cui è presente un’eruzione di piccole chiazzette rosate, in genere poco desquamanti. Piuttosto grave è l’artrite psoriasica, che se non curata bene porta a esiti invalidanti. I pazienti, specie quelli affetti dalle forme lievi-moderate, tendono a non voler riconoscere la malattia o a sottovalutarla, spesso non consultando neppure al dermatologo, con il rischio di non curarla o di usare farmaci non adeguati o sostanze non indicate, come le creme cosmetiche.


Parliamo subito delle cure
Una terapia risolutiva non c’è, ma i trattamenti farmacologici topici e fisici (come la fototerapia, le pomate emollienti e le creme a base di corticosteroidi, acido salicilico, derivati della vitamina A, analoghi della vitamina D) permettono un buon controllo della malattia nelle forme più lievi. Oggi sono disponibili sul mercato anche formulazioni a base di derivati della vitamina D e betametasone in gel, da applicare una volta al giorno, sono efficaci e gradevoli dal punto di vista cosmetico e migliorano l’aderenza alla terapia. Nelle forme moderate e gravi serve invece un intervento terapeutico anche sul sistema immunitario, che prevede l’impiego per via sistemica di retinoidi, in grado di controllare l’eccessiva proliferazione e desquamazione epiteliale, e di farmaci immunosoppressori. Efficaci e con minori effetti collaterali sono i “farmaci biologici”, che hanno il vantaggio di interferire in modo selettivo nei processi immunologici che scatenano la psoriasi.

Possiamo approfondire oggi il ruolo dell’alimentazione nella cura della psoriasi
Nel trattamento e controllo della psoriasi, l’alimentazione gioca un ruolo molto importante, dal momento che l’assunzione di cibo può contrapporsi all’effetto ossidativo dell’organismo. Ecco perché seguire la giusta dieta è un bene per la psoriasi, e come attraverso alcuni trattamenti dietetici si può prevenire l’insorgenza della malattia. Infatti, oltre alla terapia farmacologica, è sempre utile seguire uno stile di vita corretto, in grado di correggere o prevenire alcuni fattori di rischio, come l’obesità. L’alimentazione è importante e i malati dovrebbero evitare carni rosse, insaccati, grassi, fritture, sale, latticini, zucchero e naturalmente gli alcolici, preferendo pane integrale, pasta, legumi, verdura, frutta e pesce.

Qual è la dieta più indicata?
La dieta per neutralizzare gli effetti di questa malattia, è una dieta antiossidante, che insieme ai trattamenti prescritti può aiutare a combattere la psoriasi. Questi trattamenti dietetici per la psoriasi sono legati a due gruppi di alimenti, gli alimenti permessi o opportuni per la psoriasi, e quei cibi proibiti o inadeguati per il trattamento della psoriasi. La dieta per la psoriasi può essere classificata in base alle esigenze di vitamine e minerali per aiutare a contrastare questa malattia.

Gli alimenti consentiti per la psoriasi:

1. quelli che contengono vitamina A: spinaci, basilico, asparagi, peperoni, carote, zucca, pomodori, coriandolo, fegato, uova, burro e pesce.
2. Quelli che contengono vitamina C: arancio, pompelmo o di pompelmo, limone, kiwi, mela, anguria, aglio, sedano, fragole, uva, ananas, mirtilli, avocado, mango, more, ecc.
3. con acido folico: cereali integrali, legumi, spinaci, arance, asparagi, lattuga, germe di grano.
4. quelli ricchi di selenio: uva, pesche, aglio, zucca, orzo, avena, mais, pistacchi, asparagi e spinaci.
5. gli alimenti ricchi di acidi grassi omega-3 : pesce e frutti di mare.
6. ricchi di zinco: sedano, asparagi, fichi, patate, melanzane, semi di girasole.
Alimenti con restrizioni per la psoriasi: carne, i cibi grassi, alcol, spezie, gli alimenti con conservanti e additivi.


10 rimedi naturali per combattere la psoriasi 

1) Metodo Kousmine
 Il Metodo Kousmine si occupa di prevenire e combattere malattie autoimmuni attraverso l'alimentazione e si è rivelato efficace nel migliorare le risposte del sistema immunitario. Massimo Bianchissi, precedentemente affetto da psoriasi, ha raccontato la propria esperienza di guarigione dalla malattia attraverso un libro che porta il titolo di "Come sono guarita dalla psoriasi", attraverso il Metodo Kousmine de il Metodo Pagano, anch'esso basato sull'alimentazione.

2) Esposizione al sole
 Dall'esposizione al sole, generalmente, gli individui affetti da psoriasi riescono a trarre giovamento. Può accadere che i medici stessi la consiglino al fine di ottenere un miglioramento dei sintomi della psoriasi, a meno di non rientrare in quel 5% di casi in cui l'esposizione ai raggi solari ne provochi il peggioramento. Dai medici essa può essere considerata come un coadiuvante delle terapie convenzionali.

3) Sport
 Lo sport che preveda lo svolgimento di un'attività fisica intensa può rappresentare un alleato da non sottovalutare nella prevenzione della psoriasi. A parere degli esperti esso sarebbe in grado di agire positivamente sia sullo stato di infiammazione dell'organismo sia sullo stress, che potrebbe essere evidenziato in alcuni casi tra le concause della comparsa della psoriasi. Sergio Chimenti, direttore della Clinica Dermatologica del Policlinico Tor Vergata di Roma, ha avanzato l'ipotesi che lo sport possa agire sia sullo stato infiammatorio generale che sullo stress; rilassarsi ed allentare le tensioni può essere di giovamento ai pazienti.

4) Ayurveda
 L'Ayurveda, l'antica medicina indiana, prevede dei trattamenti di purificazione dell'organismo al fine di migliorare i sintomi della psoriasi, accompagnati dall'impiego di oli e di balsami curativi pensati appositamente per attenuare i disturbi. Le terapie ayurvediche contro la psoriasi possono prevedere esercizi di yoga e di meditazione, volti ad attenuare lo stress. Vi possono essere inoltre delle indicazioni riguardanti l'alimentazione, relativi ai cibi da preferire e da evitare.

5) Acque termali
 Tra le terapie che possono apportare benefici in caso di psoriasi vi è la balneoterapia o cura idrotermale. Essa prevede l'impiego di acque termali, con una preferenza per le acque sulfuree o per le acque bicarbonato-calcio magnesiche. Si tratta di una terapia considerata adatta soprattutto per pazienti con psoriasi lieve, oltre che per coloro che preferiscono provare a diminuire o ad evitare l'assunzione di farmaci particolarmente forti.

6) Grotte di sale
 La terapia basata sulle grotte di sale, o haloterapia, inizialmente proposta presso i centri estetici, dati i propri
risultati positivi sulla psoriasi inizia ad essere presente anche all'interno di strutture ospedaliere. La haloterapia sarebbe particolarmente indicata sia per pazienti affetti da psoriasi che in caso di eczemi, dermatiti e malattie respiratorie.


7) Trattamenti erboristici
 Tra i trattamenti erboristici considerati utili ad attenuare i sintomi della psoriasi vi sono delle preparazioni che prevedono di essere formulate sulla base dell'impiego di ingredienti completamente naturali. Tra di essi troviamo l'aloe vera, già nota per il suo potere lenitivo nei confronti della nostra pelle, oltre a liquirizia, camomilla e pepe di Cayenna, dal quale viene estratta una sostanza denominata capsacina.

8) Oli vegetali
 L'olio di jojoba e l'olio di macadamia vengono indicati tra i rimedi naturali per la psoriasi in quanto ricchi di proprietà emollienti, antiossidanti e protettive. In particolare, essi contribuirebbero a prevenire l'infiammazione, grazie alla presenza di una frazione insaponificabile. Un altro olio vegetale considerato utile è costituito dall'olio di mandorle dolci. Da non dimenticare, infine, l'olio di Neem.
LEGGI anche: Olio di Jojoba, protettivo, idratante e anti-age

9) Tisana di sambuco
 Le tisane permettono di estrarre dalle piante i componenti utili presenti all'interno di esse e la loro assunzione attraverso l'alimentazione. Un rimedio naturale che può essere consigliato in caso di psoriasi è costituito da una tisana a base di sambuco, al fine di curare la pelle dall'interno, in quanto essa è ritenuta in grado di generare una potente depurazione dell'organismo sia a livello interno che dell'epidermide.

10) Fanghi
 Per contrastare i sintomi della psoriasi, oltre alle terapie con acque termali, potrebbe rivelarsi utile il ricorso a fanghi di laguna, simili ai fanghi del Mar Morto. Dal trattamento con fanghi ricchi di calcio, iodio, magnesio e bromo possono trarre vantaggio i pazienti affetti da psoriasi, oltre che  individui affetti da gotta, artrosi o reumatismi.


                 http://www.greenme.it

sabato 8 febbraio 2014

Cucine "moderne" LUBE

In questo articolo la visione in chiave moderna del concetto di cucina e del suo modo di essere vissuta dal gruppo Lube   







Adele
Una cucina di design piacevole al tatto ma di grande resistenza all’uso, con volumi importanti che danno un’ampia possibilità compositiva. La naturale bellezza del legno e la ricca offerta di colori laccati fanno di Adele una cucina che sa dare la suggestione della materia pura.







Alessia
Geometrie e volumi progettati per dare comfort, grande capienza degli elementi per contenere e ampi piani di lavoro per cucinare in tutta comodità. Alessia convince per la bellezza delle finiture da abbinare fra loro, che completano l’intelligenza di strutture versatili e dinamiche tutte da personalizzare.





Brava

Una cucina dal design puro, grazie alle sue ante con maniglia integrata, studiata per offrire praticità di utilizzo ed ergonomia. Creatività a portata di progetto con la gola ora offerta in diverse tonalità per soddisfare tutte le esigenze, dalle più tradizionali alle più trendy.







Creativa


CREATIVA è un programma di arredo per chi vuole progettare e
pensare il proprio spazio abitativo in modo personale e quindi esclusivo.
Giochi di colori, di materiali e di forme per una creatività senza fine.







Katia
Protagonismo, innovazione, ergonomia, forme morbide e arrotondate, tutto questo è Katia. Il nuovo modo di vivere l’ambiente cucina, attento alle tendenze design, propone una sintesi di qualità formale e strutturale: per una cucina che diventa il connubio di forme e contenuti, dati dall’alta qualità dei materiali. Un sapiente gioco di colori accuratamente selezionati per essere accostati con stile fra loro in una molteplice gamma di materiali e finiture.



Maura

Una vastissima gamma di finiture, materiali, colori, per una collezione dalla massima versatilità, personalizzabile all'infinito. Una cucina, Maura, che sa rispecchiare il tuo stile di vita, il tuo mondo, il tuo modo di abitare la casa.






Linda



Linda è una cucina giovane che si spoglia di ogni eccesso. Una cucina unica, che si adatta a tutti i contesti, mutando nelle finiture ma non nella propria natura. Caratterizzata da un’anta senza maniglia, LINDA è la perfetta unione tra eleganza e praticità.








Cucine "classiche" LUBE

In questo articolo vi mostriamo alcune cucine del gruppo Lube   


La storia di Lube è il racconto di un sogno tenace e lungimirante, fatto di impegno, professionalità e intelligenza commerciale. Nata nel 1967 grazie all’intuizione e all’esperienza dei due soci fondatori, l’azienda si fa subito notare per qualità dei prodotti e intraprendenza. Dopo pochi anni è già una realtà consolidata e un marchio riconosciuto: nel 1974 infatti diventa "LUBE cucine componibili" ed inizia un’espansione prodigiosa, aumentando sia la sua capacità produttiva che la ricerca tecnologica. Nel 1993 l’azienda si riorganizza costituendo il Gruppo Lube e continuando a crescere costantemente, fino a raggiungere la prestigiosa posizione che occupa oggi, tra le prime tre aziende italiane produttrici di cucine, prima come numero di cucine prodotte ogni anno.



Agnese


La scelta del legno massello, materiale antico, prezioso e robusto, si declina in differenti finiture per accontentare i gusti più esigenti e durare a lungo nel tempo.




Claudia



Una cucina solida, in legno massello in tre nuove finiture con cinque calde tonalità.




Erica



Un modo tutto contemporaneo di rivisitare "l'arte povera". Per chi cerca il valore nelle cose destinate a percorrere i limiti del tempo e delle mode.





Laura



Comoda, bella e spaziosa è dedicata a chi ama ritrovare il calore di antiche emozioni. Come nei casolari di una volta, la cucina è il posto più vitale.




Pantheon

L’estetica e la qualità sono sempre più protagonisti dell’interior design. Uno stimolo interessante viene fornito dalla diversa interpretazione degli spazi proposta nelle composizioni di questo catalogo. Stile Royal, ricco di particolari, invaso da piccoli dettagli che ne fanno un prodotto unico nel suo genere.




Velia

Tutto il fascino della tradizione per Velia laccata, solare, luminosa, ricca di pezzi “quasi artigianali”. Caratterizzata da un design capace di fondere elementi di forte radicamento nella memoria con un ‘immagine attuale e una funzionalità all’avanguardia. Disponibile anche in Ciliegio.




Veronica



Cucina comoda da vivere, dove trova spazio la funzionalità di un progetto intelligente per soddisfare le esigenza di vita contemporanee.




FONTE: sito ufficiale  http://www.cucinelube.it/it/

Dimagrire con lo Yerba Mate, il Tonico proveniente dal Sud America

In questo articolo parliamo del tonico dimagrante più bevuto in Sud America


 

Lo Yerba Mate Puro, il Tonico-Dimagrante 100% Naturale

Se conoscete delle persone provenienti dall'Argentina, dal Brasile, dal Paraguay e dagli altri stati del sud america, sicuramente conoscono la Yerba Mate o Mate, provate a chiederglielo. Certamente Vi diranno che e' un ottima bevanda e che fa veramente perdere peso. Tantissimi in Sud America bevono il Mate lo utilizzano come Tonico  Dimagrante Naturale, semplicemente perche' funziona. La ragione per la quale finora non e' arrivato ad essere molto conosciuto in italia, e' semplice: le case farmaceutiche hanno preferito vendere estratto di Mate in pillole, poiche' importare le foglie pure, quelle che hanno veramente gli effetti desiderati, per loro non e' economico. Naturalmente le pillole non hanno nessuno degli effetti dimagranti tanto decantati dal Mate, solo le foglie di prima qualita' dopo infusione (come per il te') sprigionano una bevanda che contiene tutti i principi salutari del Mate.


Molti personaggi famosi usano questa bevanda

Il mate, la bevanda di Papa Francesco
Fonte: Panorama.it




















La Storia del Mate e le Origini

La tradizione della preparazione del mate è stata appresa dai colonizzatori spagnoli dagli indios guaraní. Nel periodo degli insediamenti Gesuiti nella Provincia Real del Guayra (oggi stato del Paraná, Brasile) nel XVI secolo, i soldati spagnoli, che avevano l'abitudine del tè, hanno preso questa erba usata dagli indigeni. Gli indigeni la usavano con acqua fredda, bevendo e separando le foglie con le labbra superiori. Attualmente il mate si conferma un infuso molto popolare nei paesi menzionati, soprattutto in Uruguay, dove è bevuto quotidianamente da gran parte della popolazione. In paesi come l'Argentina, incluso nella sua capitale Buenos Aires, bere il mate è un rito quotidiano in quasi tutte le famiglie e, in alcuni casi, anche negli uffici dove è molto comune vedere professionisti lavorare davanti ai loro computer con una tazza di mate. Bere il mate per gli argentini è un "rituale" così diffuso come per gli italiani bere una buona tazza di caffè o per gli inglesi il tè, e in Argentina il mate viene offerto agli ospiti.



Cosa contiene il Mate e come viene preparato?


Il Mate, contiene un unico ingrediente: Yerba Mate o Erva Mate, una foglia originaria dell’america latina e non coltivabile in altri luoghi. Questa preziosa erba e’ anche chiamata ‘’ouro verde’’ o oro verde per le Sue proprieta’ salutari eccezionali. Il Mate puro si trova in foglie verdi e tostate, e si prepara per infusione come il te’ oppure puo’ essere bevuto in acqua fredda, dopo averlo lasciato in infusione per circa 30-40 minuti o dopo averlo agitato e pressato in acqua. Diffidate da pastiglie e integratori, gli effetti benefici si hanno solo dall’infusione del Mate puro, in foglia.



Perche’ viene usato per Perdere Peso?

il Mate insieme al Te’ ed al Caffe’ e’ una delle principali fonti di Caffeina, anche se contiene circa la meta’ del caffe’, al contrario delle altre bevande contiene molta vitamina C ed e’ ricco di proteine (circa 12%) e ricco di polifenoli, che sono la base del sistema immunitario; inoltre contiene minerali come calcio, fosforo e ferro in buone quantita’. E’ lievemente eccitante e stimola il metabolismo; ha anche un effetto diuretico, tonificante e riequilibrante, nella medicina popolare in sudamerica viene utilizzato principalmente nella cura dei problemi digestici dei reumatismi e dell’obesita’. Viene consigliato agli sportivi e come agente dimagrante a tutte le persone in sovrappeso.

Per saperne di più e per sapere dove trovarlo 
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